Perché Neymar per me è il Numero 1

Pubblicato il 5 ottobre 2023 alle ore 23:11

di PIERANTONIO LUTRELLI - Un calciatore deve infiammare il pubblico. Neymar ne è capace. Tutti noi quando abbiamo iniziato a giocare a calcio abbiamo sempre ammirato i più bravi tecnicamente. Quelli capaci di dare del tu alla palla. Chiaro che il calcio è un gioco collettivo. I tanti interessi economici che vi ruotano intorno impediscono a volte di prediligere aspetti romantici. A me piace immaginare un calcio che forse non esiste più. Non importa. Contano i risultati di bilancio. Le bacheche. Le vittorie. Certo. Al pubblico che corre allo stadio o si abbona alle payTv nessuno ci pensa. I tifosi esultano e festeggiano solo se si vince. Legittimo. Sarà che sono tifoso di una squadra, la Roma, che vince poco - pochissimo direi - ma da sempre ho orientato la mia visione del calcio sullo spettacolo che questi è capace di offrire. A quello che può dare anche senza un campionato o una coppa vinta. Mi annoio quando una gara annoia. Non ci posso far nulla. Mi sono divertito di più con la Roma di Totti e Cassano senza trofei che con l'Italia vincitrice del mondiale del 2006. Neymar, per tornare a lui, rappresenta questa filosofia: il fuoriclasse che rende felici le persone che hanno pagato il biglietto. Devo essere sincero ne ho visti tanti di fenomeni, ce ne sarebbero e un giorno ne parliamo, ma come questo calciatore pochi. Eppure Maradona l'ho visto giocare, Ronaldo il fenomeno anche. Messi in tv. Ronaldinho mi piaceva molto non c'è dubbio. Mi piaceva Zidane, anche più di Totti. Ecco l'ho detto. Il Brescia di Roberto Baggio era fantastico. Non ha vinto niente, ma aveva una magia. Un perché. Il Brasile sempre. Tranne quello del '94 eppure ha vinto la Coppa del Mondo. Romario era accettabile, Bebeto era improponibile. Altra storia il Brasile 1982. L'Italia fantastica li ha battuti 3-2. Un sogno. Quel Brasile aveva una flotta di centrocampisti assortiti da paura: Socrates, Falcao, Cerezo, Junior, Zico ed Eder. Fate voi che squadrone. Vi invito a guardare Neymar nei particolari. E' furbo. Non subisce facilmente fallo. Gioca la palla a terra e salta 6-7 avversari come birilli. Forte fisicamente al punto da non temere falciate alcune. Uno spettacolo.

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